Atti vandalici al Mu.Ra.: Gli autori riparano il danno
Il 16 febbraio scorso, attraverso l’impianto di videosorveglianza del Mu.Ra., un gruppo di ragazzi e ragazze è stato ripreso mentre, con delle bombolette spray, imbrattava i muri perimetrali della passerella della struttura. Altro atto di vandalismo, a cura anche questa volta di due ragazze, è stato ripreso il 20 febbraio ai danni del quadro elettrico in via Gabrieli, con grave rischio per l’incolumità delle ragazze.
La Polizia Municipale, a seguito delle indagini del caso, ha identificato i ragazzi, i quali sono stati chiamati e, con i loro genitori, hanno provveduto domenica scorsa (7 marzo) al ripristino dello stato dei luoghi, sotto la supervisione della Polizia Municipale.
I ragazzi hanno voluto far pervenire al Sindaco anche un messaggio di scuse all’intera comunità: “Egregio signor Sindaco ci scusiamo con lei ma anche con tutti i cittadini di Noci. Ci dispiace per l’atto vandalico e infantile che abbiamo compiuto. Ringraziamo il Comune, soprattutto con la Polizia locale per averci dato la possibilità di ripristinare il danno che abbiamo fatto. E che sia di esempio per i nostri coetanei. Vi promettiamo che saremo i primi a vigilare l’anfiteatro comunale e i posti che frequentiamo. Ci dispiace”.
"A nome di tutta la comunità, accetto le vostre scuse – è la risposta del sindaco Domenico Nisi ai ragazzi – e accolgo favorevolmente l'intenzione di essere "vigili" voi stessi di quello spazio. Ringrazio i vostri genitori per la collaborazione prestata e per aver condiviso con noi lo spirito costruttivo con il quale ci si è approcciati alla risoluzione di questo problema. Sono sempre stato dalla parte dei ragazzi e mai mi sognerei di frenare la loro creatività e libertà di espressione. Tuttavia - e rivolgo questo appello a tutti - qualora vi fosse il desiderio di decorare con graffiti e murales dei muri della nostra città, preferirei che mi scriviate e che individuassimo insieme i luoghi e le modalità di intervento. Sappiate che non sono contrario alla street art, ma certamente non è posso tollerare o giustificare chi non tratta la nostra grande casa comune come la propria".